L’USO DEI TAG PER CATEGORIZZARE I CONTENUTI DI UN BLOG
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Se hai un blog sono (quasi…) tentata di giocare la casa nello scommettere che quando arrivi a scrivere la conclusione dell’articolo, proprio poco prima di mandarlo in pubblicazione, vieni improvvisamente colto da un desiderio irrefrenabile di associare all’articolo una quantità industriale di quelli che in gergo vengono detti “tag”.

Il divertimento nell’aggiunta di tag ai post come se non ci fosse un domani, ti rende magari anche improvvisamente più creativo del solito così che, pur di andare a popolare la lista di tag trascorri anche diversi minuti a pensare a parole nuove, sinonimi, concetti su cui mai avevi riflettuto prima ai quali vuoi improvvisamente collegare il tuo nuovo post.

E’ vero che lo fai …?!? 🙂

Bene, se lo fai, sappi che lo stai facendo nel modo sbagliato… Associare tag ai post è una attività piuttosto delicata in ottica SEO e creare dei disastri è all’ordine del giorno.

Comunque niente è perduto e non sei ancora da internamento, tranquill*… Tutto si sistemerà non appena arriverai a leggere questo articolo fino in fondo.

Che cosa è un tag?

Un SEO risponderebbe a questa domanda dicendoti che i tag sono tassonomie orizzontali. Con questa espressione intende dirti che i tag sono degli archivi di contenuti, pertanto per Google rappresentano contenuti aggregati, esattamente come lo sono le categorie.

Già questo ti deve far riflettere sul fatto che trattandosi di archivi di contenuti è perfettamente inutile e, in ottica SEO, del tutto controproducente per il posizionamento del contenuto stesso, associare decine di tag ad un solo post ed altre decine di tag completamente diversi dai precedenti ad un altro post e così via… Stoppa subito la tua vena creativa e fermati a riflettere!  🙂

Come utilizzare correttamente i tag ?

La scelta dei tag dovrebbe necessariamente avvenire prima della produzione dei post per il blog. Inoltre i tag dovrebbero auspicabilmente essere parole-chiave, in quanto trattandosi di archivi di contenuti Google se li va amorevolmente a spulciare…

Non bisogna associare un solo tag ad un solo articolo, sarà invece necessario circoscrivere dei macroargomenti da associare a più articoli.

Facciamo un esempio: hai un blog che tratta di viaggi in giro per il mondo diviso in categorie che corrispondono ai 5 continenti (Europa, Asia, Africa, Oceania, America… è dibattuto il fatto che l’Antartide sia un continente a se… 🙂 ).

Se scrivi di un viaggio romantico a Berlino ovviamente lo categorizzerai sotto “Europa”, se scrivi, invece, di un altro viaggio romantico a New York il post andrà sotto “America”, così come quando racconterai di quanto ti sei divertito a fare surf in California.

Come comportarsi con i tag allora?

Dei tag sensati per aggregare orizzontalmente i tuoi articoli potrebbero per esempio essere: “viaggi romantici” e “viaggi avventura”, i quali si associano ai vari post indipendentemente da dove siano categorizzati ma, bensì, dal tipo di viaggio:

quindi il viaggio a Berlino e quello a New York, sebbene appartenenti a categorie diverse, saranno aggregati entrambi sotto lo stesso tag “viaggi romantici”, mentre il post sul divertentissimo surf in California sarà taggato con “viaggi avventura”.

L’uso consapevole e ragionato dei tag conferisce ulteriore ordine ai tuoi contenuti digitali e contribuisce drasticamente ad aiutare i motori di ricerca nell’indicizzazione di essi. Usa i tag consapevolmente! 🙂